“La Masseria prende il nome probabilmente dai ‘Rodogaleta’,
nobile famiglia gallipolina già nota nel XIII secolo ed
estintasi intorno al XVII secolo. […] Le aggiunte e le
trasformazioni di epoche diverse rendono difficile la lettura
dell’impianto originario, organizzato intorno alla torre a due
piani con ingressi indipendenti. Al piano superiore si può
accedere soltanto dalla scala esterna che in origine era
provvista di ponte levatoio. La doppia caditoia, posta a difesa
della porta di ingresso al primo piano […] è appesa a mo’ di
pulpito su un secondo parapetto che nasconde una breve rampa di
scala sistemata su terrazzo e che funziona da guardiola. […] Del
complesso originario rimane oltre la torre una schiera di
abitazioni coperte a due spioventi che chiude il cortile verso
il giardino.”
Le Masserie Fortificate del Salento Meridionale, A. Costantini,
D. Novembre, P. Bolognini Adriatica Editrice Salentina,
Lecce, 1984
La masseria è sempre stata abitata e l’attività primaria è l’allevamento di bovini e caprini. La committenza ha voluto diversificare questa attività riorganizzando gli spazi per poter fare ospitalità come rappresentazione di autenticità, di verità: ciò che più rispecchia la storia del luogo ed il loro modo di sottendere alla bellezza.
Il progetto intende promuovere il lusso dell’ospitalità autentica in un contesto agricolo produttivo in coerenza con la natura del luogo reinterpretando così l’idea di turismo consapevole e perciò sostenibile.
“La Masseria prende il nome probabilmente dai ‘Rodogaleta’,
nobile famiglia gallipolina già nota nel XIII secolo ed
estintasi intorno al XVII secolo. […] Le aggiunte e le
trasformazioni di epoche diverse rendono difficile la lettura
dell’impianto originario, organizzato intorno alla torre a due
piani con ingressi indipendenti. Al piano superiore si può
accedere soltanto dalla scala esterna che in origine era
provvista di ponte levatoio. La doppia caditoia, posta a difesa
della porta di ingresso al primo piano […] è appesa a mo’ di
pulpito su un secondo parapetto che nasconde una breve rampa di
scala sistemata su terrazzo e che funziona da guardiola. […] Del
complesso originario rimane oltre la torre una schiera di
abitazioni coperte a due spioventi che chiude il cortile verso
il giardino.”
Le Masserie Fortificate del Salento Meridionale, A. Costantini,
D. Novembre, P. Bolognini Adriatica Editrice Salentina,
Lecce, 1984
La masseria è sempre stata abitata e l’attività primaria è l’allevamento di bovini e caprini. La committenza ha voluto diversificare questa attività riorganizzando gli spazi per poter fare ospitalità come rappresentazione di autenticità, di verità: ciò che più rispecchia la storia del luogo ed il loro modo di sottendere alla bellezza.
Il progetto intende promuovere il lusso dell’ospitalità autentica in un contesto agricolo produttivo in coerenza con la natura del luogo reinterpretando così l’idea di turismo consapevole e perciò sostenibile.
DA SEMPRE CROCEVIA DI PASTORI ERRANTI E VIAGGIATORI, PUNTO DI RIFERIMENTO PER I NAVIGANTI, LA MASSERIA RACCHIUDE IN SÉ IL MISTERO DELL’INCONTRO E DELLA CONDIVISIONE.
DA SEMPRE CROCEVIA DI PASTORI ERRANTI E VIAGGIATORI, PUNTO DI RIFERIMENTO PER I NAVIGANTI, LA MASSERIA RACCHIUDE IN SÉ IL MISTERO DELL’INCONTRO E DELLA CONDIVISIONE.
B&B in masseria fortificata, 500 mq
2019
Porto Cesareo, Lecce
Committente privato
Foto Nicola Colella
AZIENDE/PRODOTTI
Selezione arredi – a cura della proprietà
Forniture da ripristino – Antichità Francioso, Melissano
Forniture pavimenti – La Pietra Taurina, Taurisano
Forniture bagni e rivestimenti – AB Stilcasa, Taviano
IMPRESE
Opere edili – Imbriani, Copertino
Impianti tecnologici – Sitec, Copertino
Serramenti e carpenterie – Roberto Leone, Taviano
Intonaci e finiture – Andrea Casaluci, Aradeo
Risanamenti – Protopapa Restauri, Matino
Pavimenti e rivestimenti – Danilo De Benedittis, Neviano
Arredi su misura – Villani, Galatone
Architettura del verde – Giuranna, Parabita
